L’Osteopatia riconosce l’influenza del trauma sul normale funzionamento dell’organismo
Un trauma, sia fisico che emozionale, od entrambi, disorganizza i processi vitali. Il trauma può risultare da un profondo processo patologico, come ad esempio i rimanenti tessuti cicatriziali nei polmoni a seguito di una profonda polmonite. Potrebbe essere anche un intervento chirurgico salva vita a causare un trauma alla normale integrità strutturale.
Può essere un evidente, singolo grande evento, come un incidente stradale, oppure può essere sottile come un movimento ripetitivo nel tempo, o l’azione della forza di gravità sul corpo. Non è che un giorno ci alziamo e tutto insieme ci ritroviamo ammalati, è la stessa vita che conduciamo che ci colpisce. Per ogni effetto c’è una causa, e la causa solitamente non è un singolo evento.
Genetica, nutrizione, un trauma fisico, esposizione ad elementi tossici, influenze emozionali, tutti convergono a creare il momento presente.
Ovviamente, l’Osteopatia non cura problemi genetici o di malnutrizione, tuttavia, può assistere la nostra fisiologia; aiutando ad equilibrare le varie influenze a cui siamo soggetti. L’Osteopatia cerca di scoprire la causa, e a curare a livello della causa.
Il sistema nervoso organizza tutti gli esseri viventi complessi. Questo sistema nervoso distribuisce impulsi attraverso tutto il corpo per mantenere lo stato di tensione dinamica equilibrata. Esso ci aiuta a mantenere la posizione eretta, ci permette di vedere, sentire, muovere e pensare, etc., e di sostenere integrità ed equilibrio.
Il sistema circolatorio permette a tutti gli elementi essenziali che ci costituiscono e ai prodotti di scarto metabolici di circolare, affinché tutti i processi fondamentali della vita possano accadere senza impedimenti e nel tempo giusto.
Tutta quest’attività è contenuta dalla struttura osteo-muscolare. Dalla singola cellula, la cui integrità è determinata dalla membrana esterna e dalla matrice fibrosa interna, al livello anatomico più macroscopico, dove le ossa conferiscono forma, sospese dal meccanismo legamentoso e fasciale. Questi meccanismi strutturali provvedono a supportare ed organizzare le attività vitali, ottimizzando l’energia vitale stessa.
Modelli di Lesione
Quando il nostro corpo riceve un colpo, quest’ultimo non è che ci passa attraverso, l’energia dell’impatto si scarica sull’organismo lasciando un effetto. Tutte le tensioni equilibrate dal sistema nervoso vengono disturbate.
Il principio dinamico d’organizzazione è intrinseco nel nostro corpo, che cercherà sempre di riorganizzarsi e adattarsi alle diverse sollecitazioni. Il trauma si fissa nella fascia ed il sistema nervoso si deve ora riordinare intorno alla zona traumatizzata, questo è ciò che chiamiamo Modello di Lesione.
Esso è simile all’isolare i bacilli tubercolari calcificati, è un modo che ha l’organismo di proteggersi, ma è disorganizzato. Questo avviene a livello microscopico, accade quotidianamente e quasi sempre non ce se ne accorge. Ma se l’impatto traumatico è notevole, o dura nel tempo, ed in più vi sono continui piccoli traumi, allora le tensioni di compenso per riorganizzarsi diventano più evidenti e si fanno sentire.
Giovanni Turchetti
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