Tendini e legamenti traumatizzati all’origine del dolore e della degenerazione discale
Un legamento o un tendine debole o lasso possono sollecitare in maniera eccessiva anche le fibre nervose che passano attraverso di esso. Questo mal funzionamento nei recettori del dolore può durare fintanto che il tendine o il legamento rimangono lassi.
Esperti patologi hanno enfatizzato, per circa due decadi, che i cambiamenti negli strain e sprain cronici sono di natura degenerativa (-osi), non infiammatoria (-ite).
Nella guarigione incompleta, le fibre di collagene si alterano strutturalmente, e i vasi sanguigni sono insufficientemente formati. Questi cambiamenti portano a poca abilità di riparazione.
Questa condizione è più propriamente chiamata tendinosi, ed è la ragione più probabile di traumi sportivi non guariti completamente e diventati cronici. In altre parole, il processo di guarigione normale non è andato a buon fine, magari è anche inficiato dall’uso di Fans o cortisone, da un’immobilizzazione prolungata etc.
Solo permettendo e stimolando la Cascata Biochimica dell’Infiammazione si potrà avere una completa remissione dal trauma.
Un danno ai legamenti può portare a dolore cronico quando i nervi sono stimolati. Questi nervi, spesso, continuano a causare dolore anche dopo che l’Infiammazione è finita, perché rimangono attivati. Questo dolore può essere uno dei fattori che portano a usare sempre meno la parte interessata, innescando così un circolo vizioso.
Nelle Scuole Osteopatiche Americane viene definito strain o “stiramento” un tendine traumatizzato o stirato, mentre uno sprain è un legamento traumatizzato o stirato.
La stragrande maggioranza del dolore alla bassa schiena, ad es., è localizzato nella zona lombare, quella più soggetta a traumi di tutta la colonna vertebrale.
La causa più comune delle lombalgie croniche non risolte, spesso, sono dovute ad un trauma o sprain al legamento sacro-iliaco e ileo-lombare.
Sprain e strain cronici risultano in debolezza o lassità delle strutture che, permanentemente, stimolano le fibre del dolore e causano dolore miofasciale e disfunzione segmentale (discopatia). Questa patologia predispone un paziente ad artrite ed a degenerazioni discali fino ad ernie. Approcci di gestione del dolore che non correggono lo sprain e lo strain di origine avranno pochi benefici.
Quanto detto è supportato dagli scarsi risultati usando infiltrazioni con steroidi, nel trattare sprain e strain cronici, e ci suggerisce che il dolore non proviene dall’infiammazione, ma piuttosto dai recettori nervosi del dolore stimolati dai tessuti deboli o lassi.
Tendini e legamenti traumatizzati possono inoltre causare dolore e intorpidimento in altri distretti; spesso ciò viene erroneamente interpretato come un disordine dei nervi spinali (radicolopatia).
I legamenti sono responsabili nel reggere i dischi e le strutture vertebrali nelle loro posizioni. Quando i legamenti nella colonna vertebrale sono stirati o lassi, questo può causare una disfunzione segmentale. Questo spiegherebbe perché almeno nel 50% dei casi i trattamenti manipolativi non sono risolutivi, in quanto le vertebre non riescono, una volta manipolate, a mantenere la posizione corretta.
Gli Osteofiti, che si possono osservare sulle superfici articolari, sono una escrescenza di tessuto osseo, in genere a forma di becco (detto becco osteofitico), causati dall’accumulo di Calcio sulla cartilagine articolare.
Si manifestano nelle forme di osteoartrosi, coinvolte in processi irritativi cronico-degenerativi, nel tentativo di stabilire una maggior superficie di contatto tra i corpi articolari.
Gli osteofiti non sono altro che una reazione dell’organismo per compensare una struttura lassa. Ciò può essere facilmente evinto dal fatto che gli osteofiti crescono nella direzione parallela a quella delle fibre tendinee o legamentose lasse.
FIBROBLASTI
I Fibroblasti sono le cellule tipiche e più numerose del tessuto connettivo, in grado di produrre le componenti della matrice extracellulare. Hanno un citoplasma vacuolizzato che circonda un nucleo ellittico e colorato con uno o due nucleoli.
I fibroblasti attivi si riconoscono dall’abbondante reticolo endoplasmatico. I fibroblasti inattivi, chiamati anche fibrociti, sono più piccoli ed allungati, inoltre hanno un reticolo endoplasmatico ridotto.
I fibroblasti producono collagene, glicosaminoglicano, fibre elastiche e reticolari e le glicoproteine che si trovano nella materia extracellulare. Durante la crescita i fibroblasti si dividono e sintetizzano le sostanze di base. Un danno ai tessuti stimola i fibroblasti e ne induce la mitosi.
I fibroblasti possono dare origine ad altre cellule: cellule ossee, adipociti, cellule muscolari, tutte di origine mesodermica. Si trovano anche nel tessuto cicatriziale, possiedono una modesta capacità migrante e possono intervenire nell’Infiammazione.
I Fattori di Crescita dei Fibroblasti (o FGFs), sono una famiglia di fattori di crescita coinvolti nell’angiogenesi, guarigione delle ferite e sviluppo embriologico. I FGFs giocano un ruolo chiave nel processo di proliferazione e differenziazione cellulare.
SINDROME DEL DOLORE MIOFASCIALE
La Sindrome Dolorosa Miofasciale è uno dei disordini più frequenti che viene riferito nelle cliniche del dolore cronico. Essa avviene quando il danno o trauma nel tessuto molle o connettivale non guarisce adeguatamente.
Nella zona dove è avvenuto il danno si sviluppano quelli che si chiamano Trigger Points (o punti grilletto).
I Trigger Point sono fasci di fibre muscolari molto irritabili, legamenti o tessuto molle tendineo che producono dolore locale o riferito. I Tender Point sono simili, ma non sviluppano dolore riferito (vedi la tabella sotto).
Trigger e Tender Point sono stati associati con tutti i tipi di danni ai tessuti molli, che portano a soffrire di diversi sintomi muscolo-scheletrici, come: mal di testa, dolore al collo, mal di schiena, gonalgia etc.
TRIGGER POINT | TENDER POINT |
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I pazienti con Trigger Point attivi lamentano dolore che può essere sia acuto che sordo, spasmi o debolezza muscolari, fatica generalizzata o malessere. Questa sindrome spesso può essere dovuta a strain o sprain cronici, di legamenti e tendini che sviluppano sindromi dolorose locali o riferite.
Giovanni Turchetti
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