Le principali attività regolate dagli Enzimi nel nostro organismo
Il nostro corpo compie quotidianamente oltre 200 milioni di processi biochimici; ogni singolo processo viene gestito da un enzima specifico prodotto dall’organismo stesso.
La vita è l’interazione costante di tutti i processi realizzati dagli enzimi nell’organismo umano, e non solo: senza enzimi, i semi non germoglierebbero, la frutta non maturerebbe, le foglie non cambierebbero di colore, gli esseri viventi non si riprodurrebbero etc.
Gli enzimi sono la forza lavoro dell’organismo, forza lavoro di costruzione e di pulizia. Una deplezione, o peggio ancora, una mancanza di alcuni enzimi porta a invecchiamento, malattia e perfino alla morte. Potremmo dire che la malattia è l’interferenza nell’interazione armonica degli enzimi.
La scarsità di enzimi viene vista comunemente in pazienti sofferenti di malattie croniche: allergie, intolleranze alimentari, disturbi cutanei, obesità, malattie cardiache, cancro etc. Molti ricercatori sono convinti che, potenzialmente, tutte le malattie sono ricollegabili ad una mancanza enzimatica; senza enzimi il corpo non può funzionare adeguatamente, e questo accade, specialmente, a livello cellulare, poiché i nutrienti essenziali non possono essere portati dove se ne ha bisogno.
ENZIMI
Gli enzimi sono proteine biologicamente attive, che agiscono come catalizzatori per accelerare le reazioni biochimiche. Gli enzimi ospitano un carrier (trasportatore) proteico ricco di energia vitale; le proteine negli enzimi servono semplicemente come “trasportatori” di fattori di attività enzimatica. Le potremmo paragonare alle batterie dell’auto, che sono fatte di lamine di metallo caricate con corrente elettrica.
Il nostro livello di vitalità, immunità e longevità dipende, principalmente, dal mantenere una produzione di enzimi a livelli ottimali. Sicuramente, una parte di ciò dipende dalla nostra ereditarietà genetica, ma non tutto è nel DNA; altro fattore di fondamentale importanza è l’alimentazione.
Durante il periodo di gestazione ed allattamento ogni neonato riceve una grossa provvista di enzimi endogeni per la sua Vita.
La salvaguardia della qualità della nostra salute dipende, direttamente, dal non impoverimento di questa riserva di enzimi, che può essere garantita da un’alimentazione sana e assumendo enzimi dal cibo crudo.
In questo modo, noi riforniamo l’organismo degli enzimi necessari per la vitalità e la salute senza depauperarlo dai propri. Il problema è che noi mangiamo cibo “morto”, cioè che ha subito processi di lavorazione, che è stato arricchito di inibitori enzimatici – i conservanti – tutti fattori che indeboliscono il rifornimento enzimatico del nostro corpo.
A peggiorare la situazione vi è il fatto che mangiamo troppo cibo cotto rispetto a quello crudo. Cucinare i cibi con temperature al di sopra dei 56°C distrugge completamente gli enzimi degli alimenti. Il cibo conservato in scatola è il peggiore di tutti.
La pastorizzazione, la sterilizzazione, la conservazione, la radiazione, il cucinare a microonde, il surgelamento sono tutti processi che rendono inattivi gli enzimi degli alimenti e ne alterano le strutture.
Il cibo crudo non stimola la secrezione endogena enzimatica come quello cucinato; meno acidi dello stomaco vengono secreti e questo permette agli enzimi degli alimenti di operare per un periodo più lungo nella parte alta dello stomaco, che è quella enzimatica. In questo modo, la maggior parte della digestione avviene grazie agli enzimi degli alimenti.
Al contrario, il cibo cotto costringe l’organismo ad utilizzare non gli enzimi degli alimenti – perché ormai sono stati completamente distrutti – ma gli enzimi endogeni che, in realtà, dovrebbero essere risparmiati, per servire come riserva per tante altre funzioni.
Gli enzimi hanno, anche, bisogno dei cosiddetti precursori per poter portare a compimento il loro compito: sono i coenzimi, che derivano da vitamine e minerali fondamentali. Gli enzimi, inoltre, vengono attivati da cariche elettriche contenute negli oligoelementi e macroelementi.
Gli enzimi iniziano, accelerano e terminano il processo metabolico grazie ad un’azione catalitica. Il catalizzatore è una sostanza che inizia una reazione chimica, in questo caso biochimica.
Si può affermare che “l’essenza della vita è la catalisi. La vita è qualcosa che è stata costruita dagli enzimi, si potrebbe dire che essa è il corollario dell’attività enzimatica” (L.T. Troland, Harvard University).
Tutti gli organismi viventi producono enzimi, e ogni enzima svolge una funzione propria e specifica nell’organismo; questa funzione è determinata dalla combinazione di aminoacidi e dalla distribuzione dell’energia che ogni enzima contiene. Inoltre, il quadro enzimatico è geneticamente diverso da razza a razza.
Alcuni enzimi decompongono i nutrienti grandi in piccole molecole, per la digestione e l’assimilazione; altri enzimi sono responsabili per le funzioni respiratorie, riproduttive, per la vista e per il rilascio ed immagazzinamento dell’energia. Enzimi specifici si legano con molecole e svolgono reazioni chimiche come: sintetizzare, unire, dividere e duplicare le molecole.
Tutti gli enzimi sono sensibili all’ambiente e funzionano all’interno di uno specifico range di pH (Pondus Hydrogenii) e di temperatura: ciò significa che solo il corretto pH (vedere sotto) ed una corretta temperatura innescano l’azione enzimatica.
Per esempio, alcune Proteasi, che sono gli enzimi preposti alla scissione delle proteine, funzionano solo in un ambiente molto acido, con pH che va dal 1.0 al 4.0. Se l’ambiente non fosse acido abbastanza, queste Proteasi non funzionerebbero propriamente.
Ogni Enzima ha:
• Un range di pH dove è attivo.
• Un pH ottimale dove è più attivo.
A differenza di tutti gli altri tipi di nutrienti (vitamine, minerali etc.) che vengono misurati per il peso (mg.UI), gli enzimi vengono misurati per la loro attività. La forza e la potenza della miscela enzimatica determinerà quanto correttamente essa scinderà il cibo che si mangia, e permetterà benefici ottimali con il minimo distress digestivo. L’unità di misura è il FCC (Food Chemical Codex).
Le principali attività regolate dagli Enzimi del nostro organismo sono:
1. Legame e rimozione di tutte le sostanze tossiche ed i radicali liberi.
2. Riduzione dell’invecchiamento da arteriosclerosi.
3. Qualità del flusso sanguigno, ossia, rendono il sangue più fluido.
4. Liberano il circuito delle conduzioni nervose bloccate.
5. Hanno un effetto analgesico ed un’attività riparatrice delle ferite.
6. Sono coinvolti nell’equilibrio acido-basico.
7. Aiutano a regolare il sistema ormonale.
8. Migliorano l’equilibrio gastro-intestinale.
9. Aiutano a combattere malattie infettive virali o batteriche.
10. Riconoscono e distruggono le cellule tumorali.
I segni più comuni di una Deficienza Enzimatica comprendono:
- Bruciore di stomaco
- Gas intestinale e gastrico
- Gonfiore addominale
- Costipazione
- Reflusso acido
- Mal di testa
- Fatica cronica
- Infezioni da lieviti
- Sovrappeso ed obesita’
- Tutti i tipi di deficienze nutrizionali
Purtroppo, essendo questi sintomi molto comuni e generici, la gente pensa che sia normale soffrirne, ma niente di più sbagliato!
LA SCALA DI MISURA DELL’ACIDITA’:
Il nostro corpo deve mantenere uno specifico equilibrio acido/basico per sopravvivere, e ciò è ancora più importante in certe parti del nostro corpo rispetto altre.
Il nostro copro, tranne lo stomaco, è alcalino. Mantenere la corretta alcalinità è essenziale per la vita, salute e vitalità.
Uno squilibrio dell’alcalinità crea le condizioni che incoraggiano la crescita di batteri, lieviti,virus ed altri microrganismi, creando condizioni non adeguate per la corretta attività enzimatica; potremmo dire che lo stato di Acidità è uno stato di malattia.
Il pH ottimale del nostro sangue deve essere mantenuto tra 7,365 e 7,45, il minimo squilibrio crea disturbi e malattie. Il nostro organismo deve fare dei grossi sacrifici per mantenere tale equilibrio, al punto tale di danneggiare altri tessuti e sistemi.
Il corpo è per l’80% di acqua, a causa di ciò il livello di pH dei fluidi ha profondi effetti sulla biochimica, salute e malattia del nostro organismo.
Il livello del pH è così importante che l’organismo ha sviluppato strette misure per monitorare l’equilibrio acido/basico in ogni cellula e sistema biologico.
Un corretto pH:
1. Crea l’ambiente ottimale per l’attività enzimatica.
2. Riduce lo stress agli organi e ghiandole endocrine.
3. Mantiene i corretti livelli di insulina e minerali.
Nel tempo, uno squilibrio del pH corrode tutti i tessuti del corpo e lentamente scinde i circa 100.000 km delle nostre vene ed arterie. Tutte le attività e funzioni dell’organismo sono interrotti. Per combattere l’acidità, il sangue prenderà minerali tipo sodio, potassio, calcio, magnesio dagli altri tessuti. Ad es., il calcio viene estratto dalle ossa ed il magnesio dai muscoli.
Quando il corpo è in acidosi eccessiva, produrrà cellule grasse per trasportare via gli acidi dagli organi e così proteggerli. I livelli di insulina aumentano ed il corpo incomincia ad immagazzinare grassi, mentre il metabolismo rallenta. Inoltre, quando l’organismo diventa troppo acido, simula lo stato di “morir di fame” per preservare il metabolismo dei grassi, e questo non farà altro che mantenerci in sovrappeso od obesi.
I batteri nocivi prosperano in un ambiente acido, e le scorie che producono sono altrettanto acide. Pensate che vi è un batterio capace di vivere nell’Acido Solforico, l’acido più potente conosciuto. Quando il corpo riguadagna lo stato alcalino i lieviti, funghi, batteri, virus etc. diventano innocui, e le loro possibilità di infezione sono grandemente ridotte.
La microflora (cioè, i probiotici) è cruciale per la digestione ed il benessere generale. Tuttavia, senza il giusto pH, i probiotici non funzioneranno adeguatamente; e quando vi è un loro squilibrio insorgono i problemi.
Le tossine prodotte da un organismo acido riducono la capacità di assorbimento delle proteine, dei minerali e di altri nutrienti che, a loro volta, impoveriscono la capacità dell’organismo di produrre enzimi.
Alcune tossine arrivano perfino a distruggere gli enzimi, riducendo così l’energia cellulare ed il rifornimento dei nutrienti. Per esempio, quando le cellule del Pancreas sono avvelenate dalle tossine, esse smettono di produrre enzimi ed insulina, ormone fondamentale per il controllo degli zuccheri nel sangue.
Le cause dello squilibrio del pH, conosciuto come Acidosi, sono:
- alimentazione
- stress
- inquinamento ambientale
- la troppo poca od eccessiva attività sportiva
Sicuramente l’Alimentazione è il fattore più importante.
I cibi che generano Acidità sono: carne, uova, noci, granaglie, frutta non matura, legumi, alcool, caffè, soft drink, zucchero etc.
Mentre i principali cibi alcalinizzanti sono: vegetali, alghe, frutta matura etc.
Siccome ogni persona è un universo a sé, ognuna risponderà con delle differenze. Quindi è bene che ognuno monitori la propria reazione individuale al cibo consumato; ad ogni modo più cibo alcalinizzante assumiamo più aiutiamo il nostro corpo.
Giovanni Turchetti
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