Quali sono i metodi disintossicanti che mirano a liberare il corpo dal carico di tossine in maniera naturale
La disintossicazione generale può prevenire sicuro, e curare anche diversi disturbi, oltre a poter: diminuire la pressione sanguigna, aumentare la vitalità, migliorare la funzione mentale e perfino rallentare il processo d’invecchiamento. Facilitando, inoltre, il lavoro degli organi emuntori, diamo la possibilità all’organismo di eliminare il più possibile gli agenti nocivi e di migliorare il sistema immunitario, predisponendo la via di auto-guarigione.
I “veleni” bersaglio, che si vogliono eliminare tramite queste metodologie disintossicanti, non sono relazionati esclusivamente agli elevati livelli di sostanze cancerogene che tutti temiamo. Più spesso, sono le varie sostanze inquinanti e sottoprodotti, una vera noxa patogena che si può stabilire nell’intero organismo e svilupparsi negli anni, alterando il suo naturale funzionamento.
Vediamo alcune misure che favoriscono la Disintossicazione:
– Esercizi fisici regolari, oltre a stimolare la sudorazione, facilitando l’eliminazione di tossine attraverso la pelle, migliora il metabolismo in generale. L’esercizio aerobico moderato gioca un ruolo fondamentale nella disintossicazione. Dall’altra parte, l’esercizio intenso aumenta la produzione di tossine nel corpo, perciò esso deve essere accompagnato dall’assunzione adeguata di liquidi, antiossidanti etc.
– Riposo e ricarico sono fattori importanti in questo processo di ringiovanimento. Durante la disintossicazione, possiamo avere più bisogno di quiete e di sonno, sebbene di solito si dovrebbe avvertire più energia con meno ore di sonno. Esercizi di rilassamento aiutano il corpo a riequilibrarsi, facendo in modo che la mente e attitudini individuali smettano di interferire nella nostra omeostasi naturale. Praticare Yoga o Qi Gong abbina la quiete con esercizi potenti di regolazione e consapevolezza della respirazione, permettendo l’aumento di flessibilità e rilassamento, ed è appropriato a persone di tutte le età.
– Seguire una dieta vegetariana è anche un modo per disintossicarsi, perché in genere include alimenti più alcalinizzanti. Quindi passare da una dieta che genera acidosi a una più alcalina aiuta, di conseguenza, il processo di disintossicazione. Alimenti acidi – carne, prodotti caseari, pane, cibi cotti e, principalmente, zucchero raffinato e carboidrati – aumentano l’acidità del corpo e portano alla produzione di più muco e congestione, il tutto per tentare di equilibrare la chimica corporea; mentre gli alimenti vegetariani, spesso più alcalini, aumentano la depurazione del corpo. Comunque, è fondamentale il giusto equilibrio tra alimenti acidi e basici, ma anche tra i vari nutrienti, come proteine e carboidrati.
– L’acqua dovrebbe sempre essere consumata durante qualsiasi tipo di programma disintossicante, per aiutare a diluire ed eliminare gli accumuli tossici. Essa è probabilmente il disintossicante più importante, aiuta a depurarci tramite la pelle e reni, e aumenta la sudorazione con l’esercizio fisico. E’ bene consumare 8-10 bicchieri d’acqua filtrata e pura al giorno (dipendendo della nostra altezza e livello di attività fisica). Inoltre, bere 1 bicchiere d’acqua appena svegli, 2-3 bicchieri 30-60 min prima di ogni pasto e anche la sera prima di coricarsi aiuta a irrigare le tossine durante il periodo di eliminazione naturale del corpo.
– Digiuno. Ci sono due tipi comuni di digiuno: a base di acqua o di succo.
Il digiuno di acqua, di solito, si fa in un fine settimana e prevede che si beva non meno di 4, non più di 8 bicchieri d’acqua – e nient’altro da 24 a 36 ore – anche se si può prendere frutta e verdura cruda insieme all’acqua, la domenica. Si può anche digiunare in questo modo ogni fine settimana per alcuni mesi, oppure iniziare digiunando per tre fine settimane in un mese e, gradualmente, ridurre i digiuni finché non si sente più la lingua impastata e mal di testa.
Il digiuno di succo include succhi freschi di diversi tipi di frutta e verdura: mela, limone, pompelmo, uva, carota, sedano, fagiolo verde, prezzemolo etc., ognuno con delle caratteristiche nutrizionali diverse e complementari – motivate dal loro unico e individuale fitocomplesso, il cosiddetto “effetto orchestra“! – con proprietà depurative, decongestionanti, disintossicanti, antiossidanti etc. Eventualmente, si può anche bere brodo vegetale (senza dado), centrifugati di verdura o tisane depurative. Di solito questo digiuno dura circa 10 giorni. Poiché sono abbastanza lunghi e restrittivi, non dovrebbero essere intrapresi troppo frequentemente.
Degli esperti in digiuno affermano che digiuni di succo funzionino meglio di quello a solo acqua, poiché aiutano l’eliminazione degli scarti e di cellule vecchie e morte, rilasciati in abbondanza nei digiuni, mentre restituisce e rigenera i tessuti con i nutrienti facilmente accessibili dai succhi. Durante il digiuno di succo si puà inoltre consumare il miso, un impasto di soia fermentato che fornisce molti nutrienti e sostiene la funzione del colon e i batteri intestinali, che aiutano il processo di disintossicazione. La spirulina, una polvere di alghe, può anche essere utile a molti digiuni, quando aggiunto a succhi; essa fornisce le proteine necessarie al corpo e può inoltre aiutare quelle persone che hanno fatica durante il digiuno.
– Supplementi nutrizionali. Mantenere un regime alimentare equilibrato aggiungendo anche alcuni supplementi naturali può aiutare a stimolare ed incrementare la disintossicazione. In più, una disintossicazione intensa può causare perdita di nutrienti, in specie i minerali, quindi è importante assicurare il ristabilimento dei nutrienti appropriati durante e dopo terapie disintossicanti. L’aggiunta di supplementi è specialmente indicata nei programmi di disintossicazione specifici da abuso di farmaci, alcool, caffeina e nicotina, quando quantità maggiori di nutrienti possono facilitare le transizioni d’astinenza.
I supplementi utilizzati per la disintossicazione generale includono vitamine, minerali, oligoelementi, fitonutrienti etc. Le vitamine A, C, E e B, particolarmente la niacina (o vitamina B3), sono importanti come lo sono anche zinco, magnesio, selenio e potassio. Moltissime piante officinali possono facilitare il processo di disintossicazione, o eliminando attivamente le tossine o sostenendo un programma disintossicante. Ci sono centinaia di piante che possono essere usate per la depurazione del sangue e la purificazione dei tessuti o per il rinforzamento della funzione di organi specifici. I fitocomplessi di ogni pianta presentano funzioni diverse: depurativi del sangue, lassativi, diuretici, diaforetici, antibiotici, anticatarrali (eliminando il muco) etc. E’ comunque sconsigliato assumere dei supplementi in forma assoluta e col FAI DA TE, ma sempre per mezzo degli alimenti.
COLON
La pulizia del colon è una delle parti più importanti della disintossicazione. La maggior parte della tossicità viene fuori dall’intestino crasso e il cattivo funzionamento di quest’organo produce, facilmente, tossicità. Durante un programma disintossicante, è consigliabile quindi “pulire” anche il colon.
Una serie di idrocolonterapia, o irrigazione del colon (leggi sotto), eseguita da un professionista abilitato, può essere il punto focale di un programma disintossicante, associata a una dieta depurativa. Possono anche essere usati enteroclismi con acqua o tisane specifiche.
– aggiunta di fibre come la cuticola di seme di psillio decorticato, spesso abbinata ad altri nutrienti, tali come pectina, aloe vera, argilla di betonite e fermenti lattici. Ciò aiuta a purificare il muco lungo l’intestino tenue, creando l’aumento del volume del colon e spingendo le tossine dal tratto gastrointestinale. Quando la cuticola di psillio è abbinata a due cucchiai d’olio di oliva, si facilita il legame delle tossine e si riduce l’assorbimento dei grassi e di alcuni minerali. La cuticola riduce anche l’assorbimento dell’olio d’oliva (sostanza calorica), molto importante poiché possono raccogliere sostanze chimiche liposolubili, che sono state rilasciate.Altri stimolanti, più leggeri, possono essere usati per migliorare
l’azione del colon – lassativi a base di piante officinali e supplementi per tonificare, disintossicare o otimizzare la microflora intestinale come:
– lattobacilli, come l’Acidophilus, sono utili nel neutralizzare alcune tossine, diminuendo la tossicità del colon e riducendo il metabolismo di altri microbi. In più, aiutano a ripopolare il colon con la microflora batterica eubiotica.
– aceto di mela non fermentata in acqua (1 cucchiaio d’aceto in 200 cc d’acqua calda) per aiutare a ridurre il muco intestinale.
FEGATO
Il fegato è il nostro organo disintossicante più importante dovuto alle sue tante funzioni (oltre a 1500 funzioni biochimiche). Quest’organo ha bisogno di acqua e glicogeno (deposito di glucosio) come l’acido glucuronico per molte delle sue funzioni disintossicanti. Vari sono i supplementi – vitamine, minerali, aminoacidi ed enzimi – utili alla disintossicazione epatica.
Alcuni degli aminoacidi ed enzimi utili al fegato sono:
– La L-cisteina sostiene i gruppi sulfidrilici che aiutano a prevenire l’ossidazione ed a legare i metalli pesanti, specialmente il mercurio (vitamina C e selenio anche aiutano a questo).
La cisteina è il precursore del glutatione, il nostro disintossicante più importante, e quindi aiuta a contenere molti prodotti chimici e cancerogeni.
– Il glutatione perossidasi e reduttasi fanno parte degli enzimi disintossicanti, che lavorano per prevenire la perossidazione dei lipidi e diminuire molte tossine provenienti da fumo, radiazione, scappamento degli automobili, prodotti chimici, droghe e molte altre sostanze dette “cancerogene”.
– La glicina è un aminoacido non essenziale, che si forma dalla serina tramite una reazione che richiede folati. Quest’aminoacido può essere utile nel sostenere la sintesi di glutatione e, in più, diminuisce la tossicità di sostanze come fenoli o acido benzoico, l’ultimo usato come un conservante alimentare. La glicina si trova in alimenti come pesce, alghe, proteine della soia, carne e formaggio. Altri aminoacidi, che possono avere effetti miti di disintossicazione, includono metionina, tirosina e taurina.
Inoltre, vi è una molecola chiamata SAMe (S-Adenosil-Metionina) che gioca un ruolo importante nel processo di disintossicazione epatico. Il SAMe è il maggiore composto naturale lipotropico che possiamo trovare nel fegato, e sembra potenziare l’azione del glutatione, che è cruciale nel migliorare la funzionalità epatica.
SISTEMI E STRUMENTI PER LA DISINTOSSICAZIONE
Esistono innumerevoli sistemi per aiutare il corpo a liberarsi dall’eccesso di tossine. Troverete gli approcci più popolari riassunti qui sotto. In tutti i casi si deve sempre essere seguiti da un professionista qualificato prima o durante qualsiasi trattamento.
CHELAZIONE
E’ realizzata con prodotti chimici e non solo, che hanno la capacità di formare molecole complesse solubili con certi ioni metallici, inattivandoli; questo fa sì che essi non possano reagire normalmente con altri elementi/ioni per produrre precipitazioni o scorie tossiche.
La chelazione è il sistema per aiutare l’organismo a eliminare l’accumulo di metalli pesanti tipo Mercurio (dovuto a otturazioni dentarie), Nichel (moltissimo diffuso: bigiotteria in genere, oggetti metallici d’abbigliamento, chiavi, accendini, monete, utensili da cucina, sedie di metallo, occhiali, maniglie delle porte etc.), Alluminio (pentole, tegami, casseruole e altri strumenti per la cucina), Piombo (scarichi industriali, batterie auto etc.), Cadmio (batterie di orologio, macchina fotografica etc.) e altri. La chelazione agisce come un potente magnete per i frammenti tossici da metalli pesanti. Una volta che essi sono espulsi, il corpo migliora la capacità di auto-guarirsi.
Il modo più semplice di fare una chelazione naturale è utilizzando alcune piante officinali, come il Coriandolo (Coriandrum sativum), l’alga verde Clorella, l’alga Spirulina, il sodio alginato (sale che deriva dalle pareti cellulari delle alghe brune, contenenti principalmente acido alginico e acido di-mannuronico), la Zeolite, tutti utili nel legare i metalli pesanti, per poi essere espulsi per le vie di eliminazione, con tanti effetti benefici per la salute.
Un’altra applicazione importante del trattamento chelante è rivolta a prevenire o invertire patologie del cuore o arterie, causate da una diminuita circolazione sanguigna e da un deposito, specialmente di Calcio, lungo le pareti dei vasi.
La metodica più avanzata di chelazione utilizza l’acido etilendiamminotetraacetico, o EDTA, ci sono poi anche altre sostanze. Nel caso dell’agente chelante EDTA, esso ha la capacità di rimuovere metalli tossici, migliorare la circolazione e il sistema immunitario e inibire la creazione dei radicali liberi che, secondo molti studi, sono un’importante concausa di arteriosclerosi (o indurimento delle arterie), cancro, diabete, morbo di Alzheimer e altre malattie da invecchiamento.
IDROCOLONTERAPIA
Il transito intestinale normale dovrebbe funzionare ogni 8-12 ore dopo il pasto. Quando vi è un cattivo funzionamento intestinale, si crea un ciclo tossinico, con una continua auto-intossicazione del colon dovuta al riassorbimento di tossine dalla massa fecale non eliminata.
L’drocolon mira, dunque, a pulire l’intestino crasso da accumulo di materiale fecale tossico che si concentra e, nel tempo, fa disperdere le tossine nuovamente nella corrente sanguigna. Durante questi trattamenti, una macchina speciale d’irrigazione pompa acqua (un totale di circa 20-30 galloni) calda e purificata attraverso il colon per far sciogliere e rimuovere la formazione di materiale fecale che aderisce alle sue pareti.
E’ comunque bene non esagerare con gli idrocolon, per evitare che sia eliminata anche la flora batterica eubiotica, essenziale per il corretto funzionamento intestinale.
Una variazione di questo approccio è l’enema di caffè, una tecnica sviluppata negli anni quaranta in America dal Dr. Max Gerson per trattare varie malattie tra cui il cancro che, egli credeva, causato da ingredienti artificiali, inquinamento ambientale, eccesso di zucchero, amido e sale. La caffeina ha la capacità di stimolare la produzione di bile disintossicante. L’enema viene, di solito, calibrato sull’individuo, per un periodo di settimane o anche mesi.
IPERTERMIA E TRATTAMENTI IDROTERAPICI
Queste metodiche si basano sul fatto che il calore, inducendo la traspirazione, ha l’effetto di disintossicare l’organismo.
La sauna e altri trattamenti termici sono essenziali per purificare la pelle dalle tossine che sono state rilasciate e aprire i pori per eliminarle. In più, spazzolare la pelle a secco con una spazzola adatta, prima del bagno, rinvigorisce e purifica l’epidermide dalle cellule vecchie e morte.
Ci sono vari modi per creare ipertermia: con il bagno turco (calore umido), la sauna (calore secco ad alte temperature) o l’immersione nella vasca in una soluzione calda di bicarbonato o di sali marini.
Riguardo alla sauna, è bene fare una doccia fredda o un’immersione in una piscina fredda ogni 5-10 minuti di sauna e alla fine del trattamento. Durante i trattamenti è importante non superare mai i limiti di tempo, poiché l’ipertermia eccessiva può essere pericolosa.
Per i trattamenti idroterapici, leggi anche Piccolo accenno sull’Idroterapia
DRENAGGIO LINFATICO
Il sistema linfatico è formato da una vasta rete di vasi e capillari linfatici con i loro linfonodi, che si trovano lungo le vie linfatiche, e che hanno lo scopo di produrre dei linfociti, fondamentali per la difesa immunitaria, perché è responsabile della neutralizzazione di microrganismi (virus, batteri etc.), e la depurazione del fluido linfatico.
Il ruolo del sistema linfatico è sostanzialmente quello di indirizzare sostanze nutritive e materiale di scarto nel sangue. In particolar modo, esso raccoglie il fluido in eccesso contenente varie sostanze tossiche della periferia (vasi terminali) e lo introduce nell’arco venoso del sistema circolatorio, favorendone così l’eliminazione.
Questo sistema parte dai tessuti in corrispondenza dei capillari arteriosi e venosi. La pressione sanguigna spinge, fuori dai capillari, un liquido formato dal plasma sanguigno chiamato “linfa“. La linfa converge nel sistema linfatico attraverso i capillari linfatici, e risale attraverso i tronchi principali – dotto toracico e grande vena linfatica. Questo liquido si riversa attraverso il sistema venoso nel cuore (lato destro), portando via dagli spazi interstiziali delle sostanze che non potrebbero essere direttamente riassorbiti nei capillari sanguigni.
La linfa non possiede un organo propulsore, e si muove grazie alla contrazione dei muscoli, in una via unica verso il cuore. Quindi, l’attività fisica rende il sistema linfatico più efficiente perché favorisce la progressione della linfa. Un sistema linfatico debilitato è caratterizzato da ritenzione idrica, con edema del volto, tronco, arti superiori ed inferiori e tendenza all’obesità.
Molte tecniche Osteopatiche, come anche il linfodrenaggio, sono utilissimi nello stimolare il sistema linfatico in generale e le funzioni corporali, specialmente l’eliminazione. In più, aiutano a promuovere il rilassamento, eliminare tensioni e altre confusioni mentali, contribuendo a una disintossicazione più completa.
Inoltre, esistono delle apparecchiature professionali utilissime nel creare e stimolare il movimento linfatico, aiutando il drenaggio del corpo. Il tappetino elastico, invece, si è dimostrato una delle attività più stimolanti del sistema linfatico, in più migliora il sistema immunitario e la circolazione sanguigna, rinforza le articolazioni, tonifica i muscoli, aiuta a bruciare calorie in eccesso etc.
PROGRAMMA DISINTOSSICANTE BASATO SULLA PERSONA
Un programma disintossicante può variare da leggero a intenso. Ciò si baserà sull’osservazione della salute generale della persona, l’equilibrio fisiologico, il livello d’energia e le attività della vita quotidiana di modo a preparare un programma giusto.
Quando si prepara un percorso disintossicante, si devono valutare una serie di fattori individuali. Il programma è costruito insieme al paziente, considerando il suo stato attuale di salute, il suo scopo per la salute, i sintomi e disturbi come una conseguenza della dieta, stile di vita etc. Come in qualsiasi processo di guarigione, il programma deve essere seguito, rivalutato e ben “sintonizzato” all’individuo per farlo funzionare al meglio.
Poiché le nostre necessità variano con il tempo, anche i programmi di disintossicazione individuali possono cambiare. Inizialmente, i digiuni possono essere molto potenti, trasformativi e guaritivi; poi, si percepiscono molto meno gli effetti e ci sentiamo più puliti la maggior parte del tempo. Se ci congestioniamo con determinati alimenti, viaggi o sotto altri stress, pochi giorni di digiuno di succo o soltanto un mangiare leggero faranno una grande differenza.
NOTE DI SICUREZZA
I metodi e programmi disintossicanti qui esposti sono rivolti fondamentalmente a persone sane che mangiano bene. Non è consigliabile, quindi, a persone con problemi di deficit nutrizionali, fatica, sotto peso, che hanno raffreddore costante o il cuore debole.
Non interrompere qualsiasi medicazione prescritta precedentemente. Durante un programma disintossicante, cercare sempre consigli se insorgono nuovi sintomi o se non si fa alcun progresso.
Il trattamento dovrebbe essere interrotto se si sviluppa un’infezione, se si è deboli o se si manifesta qualsiasi altro sintomo grave. Il rilascio di troppa tossicità può far sì che una persona possa avvertire dei sintomi fastidiosi, a causa di una crisi di guarigione (leggi articolo Legge di Hering e Crisi di Guarigione).
Dovrebbero evitare un programma disintossicante donne in gravidanza o in allattamento; persone anziane, deboli o sotto peso; in caso di diabete o altre malattie importanti. Evitare, anche, metodi disintossicanti prima o subito dopo una chirurgia (aspettare almeno circa 4-6 settimane). Comunque è da evitare metodi di disintossicazione FAI DA TE.
Altri accorgimenti:
- Evitare la chelazione in caso di problemi a reni o fegato.
- Evitare l’idrocolonterapia in caso di morbo di Crohn, colite ulcerosa o qualsiasi altro tipo d’infiammazione viscerale, diverticolite, emorroidi o tumori all’intestino crasso o al retto.
- Evitare il digiuno in caso di cancro avanzato, malattie cardiache (tipo insufficienza cardiaca), problemi a polmoni, fegato o reni, diabete o tubercolosi. I digiuni brevi sono di solito sicuri per persone con buona salute. Nel caso di digiuni più lunghi, persone con problemi al cuore devono essere seguite spesso, con la supervisione di un professionista qualificato.
- Evitare la sauna e altri trattamenti d’ipertermia in caso di asma, epilessia, malattie cardiache, pressione sanguigna alta o bassa, sclerosi multipla, se si è troppo giovani o troppo anziani, subito dopo una chirurgia o in caso di precedenti di coagulo sanguigno.
Giovanni Turchetti
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