Curare la Sindrome della Banda Ileotibiale con l’Osteopatia
Definizione:
Dolore e infiammazione sulla faccia esterna del ginocchio, più precisamente dove la banda Ileotibiale (ITB) diventa fibrotica.
E’ il risultato di una sindrome da frizione dovuta allo sfregamento del tratto ileotibiale contro il femore (epicondilo esterno), nella zona in cui la bandelletta passa lateralmente all’articolazione, durante i movimenti ripetuti di flesso-estensione del ginocchio. Grossi sovraccarichi e tensioni sulla fascia aponeurotica della benderella ileotibiale, dovuti ad attività fisica intensa, possono provocare un’infiammazione. L’infiammazione coinvolge la porzione distale della bandelletta di Maissiat, e le strutture adiacenti, come la borsa sierosa e il periostio.
Il Tratto Ileotibiale:
La benderella ileotibiale è un tendine dei muscoli Grande Gluteo e Tensore della Fascia Lata, che scorre lungo la parte laterale della coscia: si estende dall’esterno del bacino, passa sopra l’anca e s’inserisce appena sotto il ginocchio (più precisamente sul tubercolo di Gerdy, situato nella parte antero-laterale della tibia) dove la banda ileotibiale si presenta come una porzione ispessita della fascia femorale. Il tratto ileotibiale, che si sposta da dietro verso la parte anteriore del femore durante l’attività fisica, è fondamentale per la stabilizzazione del ginocchio durante la corsa.
La Sindrome della Banda Ileotibiale è conosciuta anche come “Ginocchio del Corridore”, proprio perché può colpire chi pratica la corsa, ma anche il calcio e altri sport simili, i quali richiedono un sovraccarico di lavoro fisico e/o lunghi tratti di corsa, specie in discesa e in salita.
Sintomi:
Inizialmente, si sente un dolore sordo entro i primi 1-2 km di una corsa, che rimane durante l’allenamento. Il male scompare appena finisce la corsa; più tardi, un forte dolore acuto che impedisce il continuare la corsa, il dolore è peggiore nelle corse in discesa o in circuiti circolari, il dolore può essere presente nel salire e scendere le scale. Vi può essere dolenzia locale ed infiammazione.
Cause:
Alcuni atteggiamenti posturali possono predisporre l’insorgere della Sindrome della Banda Ileotibiale, come la pronazione dei piedi, un’asimmetria del bacino che incide sulla lunghezza di un arto rispetto l’altro, il ginocchio varo etc.
Qualsiasi movimento, che causa alla gamba un piegamento interno e/o una intrarotazione, stira la banda Ileotibiale contro il femore; un’eccessiva pronazione (piede eccessivamente intraruotato nell’impatto al suolo) irrigidisce il tratto ileotibiale; scarso esercizio di stretching; scarpe da corsa non adatte od usurate; eccessiva corsa in collina (in special modo in discesa); corsa su circuiti circolari e, soprattutto, il sovraccarico di allenamento.
L’Osteopatia è il sistema elettivo non solo per curare questa sindrome dolorosa in specifico, ma ancor di più per correggere e armonizzare, ove possibile, l’intero assetto posturale.
Trattamento
Auto-trattamento:
Fermare gli allenamenti, specialmente nei casi in cui il dolore è forte, se il dolore è leggero ridurre i carichi d’allenamento e d’intensità, comunque, in ogni caso evitare assolutamente di correre i percorsi in discesa e su piste circolari.
Applicare ghiaccio per dieci minuti ogni due ore per ridurre l’infiammazione. Quando è possibile auto-massagiare la zona con una crema All’arnica lungo la parte esterna della coscia. Non massaggiare assolutamente il lato del ginocchio dove si trova il dolore, altrimenti si aggraverà la situazione.
Fare lo stretching della banda Ileotibiale, mantenere 30 secondi e poi lentamente rilassare. Ripetere su entrambe gambe due o tre volte al giorno. Riprendere gli allenamenti della corsa gradualmente. In tutto per guarire necessitano dalle 3 alle 6 settimane.
Esercizi alternativi:
Nuotare, spinning, fare del ciclismo usando dei rapporti bassi. Evitare qualsiasi esercizio che porti tensione alla banda Ileotibiale, specialmente evitare il movimento di salire e scendere le scale.
Misure preventive:
Fare lo stretching della banda Ileotibiale, del quadricipite, dell’hamstring e dei glutei medio, piccolo e grande. Mantenere ogni allungamento per 30 secondi e poi rilasciare lentamente. Ripetere ogni stretching 2 – 3 volte al giorno e soprattutto ricordarsi de farlo per bene prima di correre. Rinforzare il quadricipite, l’hamstring e i muscoli del polpaccio.
Indossare scarpe da corsa corrette, e se necessario calzare ortottici per prevenire un’eccessiva pronazione. Aumentare gradualmente il programma d’ allenamento, evitare la corsa in discesa e piste circolari (comunque impegnare la parte più piana della pista) e inserire dei riposi nel programma d’allenamento.
Giovanni Turchetti
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