L’influenza dello Stress sulla nostra Salute Come l’Osteopatia può esservi di aiuto
Molti studi indicano che lo stress gioca un ruolo importante nell’insorgenza di diversi disturbi e malattie. Vari sono i meccanismi soggiacenti che contribuiscono alla connessione tra stress e malattie. Vediamo sommariamente alcune teorie che possono spiegare questa relazione, prendendo come esempio un disturbo molto diffuso come l’emicrania.
L’Emicrania è un disturbo neurovascolare che, tipicamente, si presenta con mal di testa severo e ricorrente associato a sintomi autonomici. Alcune volte il mal di testa è preceduto da disturbi sensitivi o visuali, come scotomi, filamenti o blurring della visione. Alcune persone possono subire nausea, vomito e cambiamenti di umore. La manifestazione è spesso accompagnata da sensibilità alla luce e ai suoni.
Il dolore è generalmente unilaterale e pulsante, di solito peggiora con il movimento e spesso l’intensità è tale da interferire con le normali attività. Questa varietà di sintomi si deve ad una costrizione iniziale dei vasi sanguigni nella testa, seguita da una loro espansione eccessiva.
Negli ultimi anni, varie sono le teorie mediche che cercano di spiegare la causa dell’emicrania: vascolare, neurale, ormonale etc.
Sintesi delle teorie:
- uno stress fa innescare cambiamenti nel cervello
- questi cambiamenti causano il rilascio di serotonina e/o istamina (sostanze vasocostrittrici)
- i vasi sanguigni si costringono e si dilatano
- sostanze chimiche (come la sostanza P), creano irritazione dei vasi sanguigni e nervosi, causando infiammazione neurogenica e dolore.
Fino a qualche anno fa l’innesco dell’emicrania era considerato d’origine prettamente vascolare. Tuttavia, alcuni ricercatori considerano attualmente che i cambiamenti vascolari possano essere secondari ad una disfunzione del sistema nervoso centrale.
Come afferma il Dr. J. Edmeads, dell’American Headache Society, “se ci alterniamo tra i punti di vista vascolare e neurogenico dell’emicrania, probabilmente è perché entrambi i meccanismi esistono e sono importanti.”
Vediamo dal punto di vista osteopatico come viene considerata la manifestazione nevralgica in generale, compresa l’emicrania. Secondo il fondatore dell’Osteopatia, Dr. Andrew T. Still:
«Tutti i dolori e sofferenze sono semplicemente manifestazioni di disturbi nervosi. (…) Mal di testa, lombalgia, sciatica ci dimostrano attraverso il sistema nervoso sensitivo che la causa è l’anormale funzionamento nervoso. Questa sofferenza dimostra che l’apporto nutritivo al sistema nervoso è diminuito o impuro.”
E aggiunge: “… dobbiamo cercare la causa di tale confusione nella mancanza di perfetta circolazione sanguigna e nervosa.»
“La regola dell’arteria è suprema”
Questa frase del Dr. Still riassume l’importanza della libera circolazione sanguigna e linfatica, che permette ai tessuti di svolgere le loro funzioni fisiologiche senza difficoltà.
Quando si verificano dei traumi, fisici o emozionali, l’organismo subisce un grosso stress, i tessuti si contraggono, vengono contorti e compressi, determinando l’ostruzione del flusso dei fluidi interni (sangue e linfa) e l’impingement dei nervi. Il risultato è una ipo-perfusione dei tessuti, che nel tempo può contribuire all’insorgenza delle disfunzioni e malattie.
Partendo da queste considerazioni, l’approccio osteopatico sarà quello di valutare l’organismo corpo-mente in maniera globale, per cercare l’origine delle disfunzioni osteopatiche nella struttura fisica, individuando le modificazioni biomeccaniche e le restrizioni di movimento; i cambiamenti posturali; le influenze sulla motilità viscerale e le alterazioni dei tessuti molli in determinate aree del corpo.
Stress e Iperattività simpatica
Il sistema nervoso autonomo (o vegetativo) è il complesso di fibre che innervano organi e ghiandole e che controllano le funzioni corporee involontarie, cioè quelle che non sono sotto il controllo volontario. Si distinguono due branche: sistema nervoso simpatico e parasimpatico.
Sistema nervoso simpatico: ha la funzione di adeguare costantemente la funzione viscerale, circolatoria e metabolica etc. alle svariate richieste organiche, mentali, emotive e ambientali. |
Sistema nervoso parasimpatico: ha la funzione di proteggere l’equilibrio dell’ambiente interno. E’ coinvolto nella nutrizione e nell’accumulo delle riserve corporee che sono rese disponibili su richiesta del sistema simpatico. |
Il sistema simpatico è responsabile tra altre cose dell’innervazione dei vasi sanguigni del corpo, mantenendo il tono delle pareti vascolari ed influendo sul flusso sanguigno di tali tessuti, il che incide sul ritmo e forza di contrazione del cuore. La stimolazione del simpatico determina una vasocostrizione, che interessa tutti i distretti vascolari tranne quello coronarico.
Durante un evento stressante, viene attivato il ramo simpatico del sistema nervoso autonomo. Vi è un aumento del ritmo cardiaco e della pressione sanguigna così come un ipertono muscolare, tutte risposte fisiologiche allo stress del tipo “combatti o fuggi”. I sintomi di un’attivazione simpatica riflettono la prontezza dell’organismo a reagire per proteggersi o affrontare una data situazione.
In determinate condizioni, come conseguenza a forti traumi psico-fisici e stress prolungati, l’attivazione simpatica può venire esacerbata e può portare ad una diminuzione della soglia di scarica da parte dei neuroni del sistema midollare. Come risultato, il sistema simpatico può rimanere attivo continuamente, anche in situazioni normali della vita quotidiana.
Così, avremo “segmenti midollari che mantengono uno stato di facilitazione e d’ipereccitabilità, rispondendo prematuramente ed in modo esagerato anche a stimoli di nessuna particolare importanza, ma che sono la causa dell’iperattività simpatica che sembra essere correlata ai disturbi delle funzioni viscerali.” (I. Korr)
Quando l’iperattività simpatica viene mantenuta, “le scariche da parte dei recettori sono profondamente alterate, con la conseguenza che essi possono iniziare a scaricare persino quando non vengono stimolati. Si crea una falsa afferenza che sconvolge il sistema nervoso, innescando un ciclo vizioso.” (I. Korr)
L’iperattività simpatica può essere scatenata da un grosso stress che l’organismo non è più in grado di fronteggiare e può, potenzialmente, manifestare dei problemi funzionali in aree vulnerabili del corpo, come possono essere quelle zone dove sono già presenti blocchi biomeccanici con restrizioni di movimento e alterazioni tissutali.
Nel caso dell’emicrania, vi è generalmente un problema di tipo vasomotorio che crea una forte contrazione in uno degli emisferi, dando origine a congestione e tensione. L’Osteopata dovrà cercare di decongestionare e rilassare la zona in questione ma anche altri distretti, liberando i blocchi strutturali utilizzando le tecniche adatte al caso, per ripristinare il normale flusso sanguigno e dare sollievo alla vasocostrizione nel capo.
Questo ragionamento sopra menzionato può essere applicato anche ad altri disturbi simili.
Stress e Osteopatia
L’Osteopatia può contribuire ad alleviare gli effetti dannosi dello stress, determinando dove si trovano i blocchi nella vostra struttura fisica che creano difficoltà di ripresa naturale dai diversi tipi di stress a cui siamo sottoposti.
Durante la valutazione osteopatica, l’Osteopata cerca di individuare la presenza di scompensi posturali che vanno a gravare sullo stato di stress generale dell’organismo. Lo scopo della manipolazione osteopatica è quello di aiutare a ripristinare la libertà nei tessuti, normalizzando il flusso dei fluidi e quindi permettendo lo svolgimento delle normali funzioni fisiologiche.
In sintesi:
Prima del trattamento osteopatico: postura disallineata – lesioni osteopatiche – facilitazioni segmentali – iperattività simpatica – fattori di stress (ad es. traumi fisici o emotivi) |
Dopo il trattamento osteopatico: coordinazione ed integrazione fisica e fisiologica – incremento della funzione – miglior risposta d’adattamento agli stress – interruzione del ciclo vizioso |